Il Marcocco regala emozioni inaspettate!!!
Itinerario in breve:
Casablanca – Marrakech – Ouarzazate – Jebel Saghro – Boumalne (Gola del Dades) – Tinerhir (Gola del Todra) – Fes – Casablanca
Informazioni:
Valuta (al momento del viaggio): 1 euro = 11,11 Dirham (DH)
Compagnia aerea: Alitalia
Durata: 14 gg
Spesa totale: 1250 euro
DIARIO DI VIAGGIO
Domenica 23/12/2012
Alle 6.50 prendiamo il volo Alitalia da Ancona. Le bacchette da trekking non ce le fanno portare come bagaglio a mano e siamo costretti a imbarcarle.
Arriviamo a Roma dopo 1 ora e andiamo direttamente al gate visto che abbiamo solo 1 h di tempo da aspettare. Il volo per Casablanca parte alle 9.20 (un po’ in ritardo). Arriviamo a Casablanca dopo 3 h. In volo ci passano una piccola merenda. Alle 11:45 (ora locale) arriviamo. Ritiriamo le bacchette (arrivate!!!) e andiamo verso la stazione dei treni che si trova dentro l’aeroporto. Facciamo il biglietto per Marrakech. Alle 13 prendiamo il primo treno per Casablanca Vojager. Dopo ½ ora arriviamo. Dobbiamo aspettare fino alle 15 per il treno per Marrakech.
Il treno è pienissimo. All’inizio stiamo in piedi, poi fortunatamente troviamo posto. Sono stanca. Un po’ dormo.
Alle 18 arriviamo alla stazione di Marrakech: bellissima!!
Prendiamo un taxi e ci facciamo lasciare vicino all’hotel. In realtà il taxi non ci lascia proprio vicino e siamo costretti a fare un po’ di strada a piedi per i vicoli tortuosi…
Arriviamo in hotel, l’hotel Belleville. Paghiamo 350 DH per una camera matrimoniale con bagno privato e la prima colazione inclusa. La camera è carina, anche se un po’ umida.
Lasciamo i bagagli ed usciamo subito. Andiamo in piazza Djemaa El-Fna, è pieno di bancarelle che vendono cose da mangiare e di gente.
Andiamo a mangiare da Chegrouni, uno dei ristoranti segnalati dalla Lonely Planet. Io prendo couscous con verdure e Ale delle salsiccette con patate fritte.
Facciamo un giro per la piazza, dove ogni pochi metri c’è qualcuno che si esibisce circondato da un gruppo di gente: da quelli che suonano e ballano, allo stregone che incanta con le sue “pozioni”.
Lunedì 24/12/2012
Ci svegliamo alle 8:30 e andiamo a fare colazione in terrazza: pancake, crepes e pane con marmellata, caffelatte e spremuta di arancia. Poi usciamo. Facciamo un giro in piazza. Ancora è presto e non è molto affollata. Poi proviamo a fare una parte dell’itinerario a piedi segnalato sulla Lonely Planet ma non riusciamo a trovarlo. Alle fine passando tra un suk e un altro riusciamo ad arrivare alla Medersa di Ali Ben Yousseff, una scuola coranica. Poi andiamo al Museo di Marrakech. Ritorniamo nelle affollate strade del suk Proviamo invano a cercare il Souk Cousine dove organizzano i corsi di cucina. Ci fermiamo in un caffè a pranzare nella piazza Rahba Kedima. Io prendo degli spiedini e Ale una tajine. Il caffè ha anche la wifi. Sono ormai le 15:30.
Giriamo un po’ per i vari suk e per le stradine a nord di piazza Djemaa El-Fna. Poi andiamo verso sud, prendendo la strada del nostro hotel e arriviamo al palazzo Bahia. Entriamo e facciamo un giro. Quando usciamo sono ormai le 17.
Facciamo un giretto intorno a piazza dei Flenbartier ma decidiamo di tornarci il giorno seguente. Torniamo in hotel e ci facciamo una doccia. Scopriamo che in hotel c’è la wifi così riusciamo a connetterci un po’ e chatto con mamma e cati che sono appena tornate. Alle 19:30 usciamo per cena e andiamo a mangiare in un posticino vicino all’hotel. Prendiamo la zuppa di legumi berbera e per secondo una tajine con le verdure per me e una con il pollo per Ale.
Finito di mangiare andiamo a fare un giro per la piazza.
Poi ci fermiamo al Cafè in piazza per un tè che si rivela costosissimo e niente di che. Torniamo in hotel e andiamo a dormire presto.
Martedì 25/12/2012
Ci svegliamo alle 8:30, andiamo a fare colazione e usciamo. Il tempo non è un granché, è molto nuvoloso. Andiamo verso sud a visitare il Palazzo El Badì. Non è niente di eccezionale ma possiamo vedere un sacco di cicogne appoggiate sopra i loro nidi sulle torri del palazzo.
Poi ci incamminiamo verso le Tombe dei Saaditi: belle. Continuiamo a passeggiare e, passando vicino al Palazzo reale, arriviamo al quartiere della Mellah. Questo è il vecchio quartiere ebraico, che dovrebbe essere molto povero. Facciamo un giro ma non riusciamo a trovare la sinagoga. Compriamo un po’ di frutta. Poi torniamo verso la piazza principale. Andiamo giù per Rue de Babagnadu, una delle vie principali. Io mi compro un dolcetto alla Pâtisserie del Princesse (anche se sono pieni di api….), mentre Ale si ferma a mangiare un kebab. Poi ritiriamo i soldi al bancomat e andiamo a prenderci uno yogurt maison (buono) e un tè nella terrazza di un bar sulla piazza.
Ci dirigiamo verso la moschea Koutoubia, dove però possono entrare solo i musulmani. Facciamo un giro per i giardini della moschea e poi decidiamo di prendere un autobus (passano lì vicino) per andare verso Ville novelle. Prendiamo il n. 10 e dopo neanche 10 minuti siamo davanti alla stazione dei treni. Ci incamminiamo verso Ave Mohammed V. Ci fermiamo a Piazza 16 novembre dove c’è una specie di mercatino dell’artigianato. Sono ormai le 17 e decidiamo di riprendere un autobus per tornare in centro. Nell’autobus parliamo un attimo con un ragazzo marocchino che lavora in Italia a Brescia.
Dopo un breve giro per i suk torniamo in hotel. Ci facciamo la doccia e aspettiamo le 19 che arrivi quello dell’agenzia per il trekking. Parliamo 10 minuti con lui e paghiamo metà della quota totale.
Andiamo a cena nel posto di ieri. Io mi prendo solo la zuppa mentre Ale prende anche una grigliata, che si rivela una gran delusione (50 DH per qualche pezzetto di carne alla graticola).
Facciamo un giretto veloce e poi in hotel a dormire.
Mercoledì 26/12/2012
Ci svegliamo e alle 8 siamo a fare colazione. Alle 8:30 siamo in piazza all’appuntamento con Hamou. Lasciamo Marrakech in direzione Knob (circa 350 km).
Dopo circa 4 ore arriviamo a Ouarzazate, dove mangiamo (antipasto di pomodori e tajine con pollo e verdure) e poi andiamo a fare un giretto di ½ ora per la kasbah di Taourirt, piuttosto carina.
E’ qui che hanno girato alcune scene di famosi film come il gladiatore o il Tè nel deserto. Riprendiamo la macchina e ci dirigiamo verso Agdz, dove ci fermiamo per fare le ultime provviste.
Percorriamo una parte della Valle del Draa, con un sacco di palme che circondano case o kasbah di fango rosso. Verso le 16:30-17 arriviamo nella casa che ci ospiterà per la notte. E’ molto bella anche se si trova in un posto molto povero. Qui non c’è niente e l’acqua scarseggia. Facciamo un giro fino alla scuola. Ci offrono tè, pane e burro e datteri.
Sistemiamo le nostre cose in un’enorme stanza dove c’è un materasso matrimoniale e tanti materassi singoli. Verso le 18:30 ci chiamano per la cena.
Mangiamo zuppa e tajine di verdure e carne. Tè per concludere. Alle 20 o poco più tardi siamo a dormire.
Giovedì 27/12/2012
Sveglia alle 7:20-7:30. Ci prepariamo e andiamo a fare colazione: pane e marmellata e caffè con latte in polvere.
Alle 8:30, dopo che hanno caricato il mulo con tantissima roba, di cui molta per noi, partiamo. Passiamo alcuni paesi. Tutti color fango. I primi non hanno neanche una goccia d’acqua. Il fiume è completamente secco, e pensare che questa dovrebbe essere la stagione più piovosa….(che più o meno dura fino ad aprile).
Verso le 12:30 raggiungiamo il mulo e il mulattiere (Hasan) che si sono accampati e Hasan sta preparando il pranzo. Mangiamo sopra una stuoia e un materassino, al sole: insalata, pomodori e cipolle, pesce in scatola e pasta. Il tutto condito da una salsa tipo senape. Pane e frutta.
Solitamente non mangiamo verdura cruda, non si dovrebbe rischiare, soprattutto quando si è in queste condizioni, ma questa volta cediamo e ne mangiamo un po’, soprattutto perché Hasan ha preparato tutto con tanta cura che ci sembra brutta lasciare tutto lì. Cerchiamo comunque di non esagerare. Finito di mangiare rimaniamo a riposare fino alle 13:30, poi riprendiamo la roba e ripartiamo. Lungo il sentiero scorgiamo per terra lungo il sentiero la pelle di cobra, segno che qui ce ne sono, come ci conferma anche la nostra guida.
Poco dopo le 15 arriviamo al villaggio di Ighazoun, dove passeremo la notte.
Prendiamo il solito tè, questa volta accompagnato con dei biscotti. Poi usciamo a leggere un po’ e prendere il sole. Poi andiamo a fare un giro per il piccolo paese e parliamo un po’ con i bambini, Il tramonto è stupendo e il cielo si tinge di rosa e viola, lasciando le montagne sullo sfondo. Appena il sole tramonta inizia a fare anche un po’ freddo.
Alle 17:30 fa buio e ci chiamano per una zuppa. Dopo mangiamo il couscous con carne e verdure e per finire frutta e tisana. È prestissimo. Alle 19 andiamo nella nostra camera, giochiamo un po’ a carte rimanendo sotto il saccopelo per quanto è freddo. Poi andiamo a letto.
Venerdì 28/12/2012
Sveglia alle 7:20. Colazione, ci prepariamo e alle 8:20 partiamo. Decidiamo di fare la strada più lunga per Bab N’Ali anziché quella corta e diretta, con la quale saremmo arrivati alle 12 circa.
Il paesaggio è molto bello, saliamo per alcune montagne dove vivono i nomadi e costeggiano picchi dalle strane forme.
Verso le 13 arriviamo al I groppo masso di Bab N’Ali, sembra di essere alla Monument Valley. 2 spagnoli nel 2004 vi hanno aperto una via di arrampicata. Dopo un’altra ora a piedi arriviamo al paese e al posto dove dormiamo. Il tè è già pronto e dopo poco Hasan ci porta il pranzo: riso, pomodori e cipolle, pesce e uova sode. Finito di mangiare gioco un po’ con la bimba. Arrivano altri turisti, qualcuno con le moto da enduro, altri che sono lì per arrampicare. Alle 15 circa io e Ale andiamo a fare 2 passi fino alle cascate lì vicino(1/2h solo andata). Il posto è bello anche se di acqua ce n’è poco.
Alle 16:30 siamo di ritorno. La nostra guida non c’è dato che è dovuto andare a recuperare l’auto. Giochiamo ancora con le 2 bimbe. Poi, dato il freddo, entriamo in una stanza a giocare a carta.
Solo in questo momento ci accorgiamo che ai bambini non è permesso entrare nelle stanze dove sono presenti i turisti, così come le donne non mangiano mai con noi o in generale con gli uomini, anche quando sono da soli. Che abitudini diverse dividono due paesi così vicini…
Quando arriva la guida, verso le 18:30, ceniamo tutti insieme: zuppa e tajine di verdure. Alle 20, infreddoliti, ci ritiriamo nella nostra camera. La luna piena illumina completamente il cielo. Poco dopo andiamo a dormire.
Sabato 29/12/2012
La mattina ci alziamo un po’ più tardi, verso le 7:45. Facciamo colazione e partiamo. Hasan prende una strada più grande, mentre noi passiamo dentro una gola, la gola dell’Afurar Gorge. Qua e là tocca arrampicarsi tra le rocce. Ogni tanto spunta fuori l’acqua da sotto terra, anche se ora di acqua non ce n’è tanta. Dopo 1h usciamo dalle gole e incontriamo Hasan. Hamou ci lascia per tornare a prendere l’auto. Noi proseguiamo con Hasan e il mulo.
Verso le 12:30, dopo circa 3h1/2 da Bab N’Ali, arriviamo a Igli. Non c’è un paese vero e proprio ma più che altro ci sono alcune case sparse qua e là. Pranziamo con la solita pasta, aringhe, pomodori, cipolle e uova.
Rimaniamo sotto la capanna fatta con la lana di capra a giocare a carte. Il sole scotta da morire, mentre all’ombra è freddo. Verso le 15:30 andiamo a farci un giro fin sotto la cosiddetta testa del cammello, un masso così chiamato per la sua forma.
Rientriamo per le 17. Nel frattempo Hamou è arrivato. Prima di cena giochiamo ancora a carte. Alle 18 mangiamo la solita zuppa e poi tajine di carne e verdure.
Rimaniamo un po’ con gli altri ma è piuttosto freddo. Ad un certo punto arrivano 2 spagnoli, che facendo il trekking da soli si sono persi e rimangono a dormire qui.
Dopo poco andiamo in camera e verso le 20:30 andiamo a dormire.
Domenica 30/12/2012
La mattina ci svegliamo alle 7:30. La notte abbiamo avuto un po’ freddo, nonostante le coperte. Qui comunque siamo a 1600 m e si sentono tutti.
Dopo colazione, alle 8:30, partiamo. Ci attende una lunga salita proprio all’inizio del trekking. Dopo quasi 3 h arriviamo al Monte Jebel, a circa 2600 m. Ale e Hamou arrivano fino alla cima mentre io aspetto sotto. Da qui si gode di una bella vista sulle montagne innevate dell’Alto Atlante. Verso le 13:30 ci fermiamo per pranzo dove ci ricongiungiamo con Hasan. Mangiamo riso, uova e pesce in scatola. Poco dopo ripartiamo e verso le 14:45-15 arriviamo a Imi N’Ouarg, il paese dove vive Hasan e dove Hamou aveva lasciato l’auto.
Prendiamo un tè a casa di Hasan e poi lo salutiamo e ci dirigiamo verso Boumalne du Dades.
Per la strada ci fermiamo diverse volte, una anche per salutare la famiglia di Hamou, che vive a Tagdilì. Verso le 17 tra tutto arriviamo a Boumalne.
Ci fermiamo all’hotel Kasbah du Dades, dove riusciamo a tirare il prezzo fino a 400 DH per la mezza pensione. Usciamo un attimo a ritirare i soldi e facciamo un giro ma non c’è un granché. Torniamo in hotel a riposarci un po’ e alle 19:30 andiamo a cena. Zuppa + tajine di pollo e dolce (una specie di yogurt alla banana). Torniamo in camera, ci colleghiamo un po’ a internet (c’è la wifi) e poi andiamo a dormire. Ale non si sente molto bene.
Lunedì 31/12/2012
La mattina ci svegliamo alle 7:30, colazione e alle 9 lasciamo gli zaini alla reception e usciamo. Prima prendiamo informazioni per l’autobus per Tinerir (dopo pranzo dovrebbe partire alle 14:30, 15:30 e 16:30) e poi proviamo a capire come si riesce ad arrivare alle gole.
Ci sono i cosiddetti “grand taxi” che aspettano di riempirsi per partire. Il problema è che per riempire queste auto servono 9 persone…si sta strettissimi….
Con noi vengono anche 4 ragazzi della Repubblica Ceca. Dopo diversi km ci facciamo lasciare dopo Ait Oudinar. Solo le 10:15.
All’inizio la strada è tutta all’ombra ed è freddissimo poi, man a mano che andiamo avanti verso Ait Arbi, ci scaldiamo.
Passeggiamo per 2h fino a Ait Arbi. Per la strada una signora ci offre del tè ma, per paura di fare tardi, purtroppo siamo costretti a rifiutare. E’ davvero un peccato doversi perdere un contatto con la gente del posto…Ad Ait Arbi scorgiamo delle fantastiche formazioni rocciose che a causa della loro particolare forma si chiamano “il cervello dell’Alto Atlante”. Lì vicino c’è anche un bellissimo paese con 2 kasbah molto fotogeniche.
Purtroppo, data l’ora e non sapendo ancora ogni quanto passano i taxi per tornare indietro, decidiamo di non andare.
Prendiamo il primo taxi che passa.
A Boumalne andiamo a pranzo da Oussikis, un localino consigliato dalla Lonely Planet che si trova all’interno della piazza del suq. Io prendo una tajine di verdura e Ale il pollo arrosto, dato che non sta ancora molto bene.
Mangiamo all’aperto, al sole si sta benissimo.
Alle 14 andiamo a riprendere i bagagli e andiamo ad aspettare l’autobus, che arriva verso le 14:35. Dopo 1h circa arriviamo a Tinerir. Per prima cosa andiamo a fare il biglietto dell’autobus per Fes per domani. Poi un tipo ci dice che ci porta in taxi alle gole. Prima però vuole farci fare un giro al mercato delle donne, probabilmente perché ha da fare altro. Così decidiamo di andare a fare un giro io e Ale, con gli zaini in spalla…
Ci sono solo negozi con abiti o cose per donne. Dopo ½ ora andiamo a prendere il taxi, che poi si rivela non essere neanche il suo. Lui era solo un procacciatore di clienti…Arriviamo alle gole e, dopo un p’ di indecisione, prendiamo una camera all’Hotel La Vallee. L’albergo non è il massimo, la camera è semplice e piccola, ma pulita e con il bagno in camera.
Per la corrente elettrica c’è un generatore elettrico nel campo di fuori, che fa anche parecchio rumore. Alle 22 circa lo spengono. Optiamo per la mezza pensione a 300 DH in totale.
Ceniamo alle 8:30, dopo un breve riposino.
Si cena in un salone dove ci sono altri ragazzi tedeschi che hanno già finito di cenare e fumano e bevono a volontà. Dopo 1 oretta torniamo in camera. La cena, omelette più spiedini di pollo e verdura bollita + mandarini, non si rivela molto buona.
A camera giochiamo un po’ a carte e poi alle 22 circa andiamo a dormire, saltando qualsiasi forma di festeggiamento.
Martedì 01/01/2013
Ci svegliamo alle 8. Non hanno ancora riattaccato la luce. Andiamo a fare colazione (pane e marmellata) e poi ci facciamo convincere a prendere una guida per fare un giro a piedi. Il fatto è che nella Lonely Planet il giro non è spiegato benissimo e qui nessuno da consigli o spiegazioni. Ti vogliono solo affibbiare una guida per la modica cifra idi 250 DH…
Alle 9:45 partiamo per il giro. È freddo, il cielo è coperto e c’è vento.
Prima passiamo nella parte della gola, dove ci sono diverse vie di arrampicata. Poi, finita la gola, si inizia a salire sulla sinistra. Prima ci sono delle scalette e poi diventa sentiero. Saliamo per un’oretta. Arriviamo in un posto dove sono accampati dei nomadi. Vivono in una piccola grotta (larga 2 m2 e alta appena 1 m) o sotto una tenda quando non è troppo freddo. Una bimba con il viso completamente rovinato dal freddo ci fa tanta tenerezza. Continuiamo a camminare e cominciamo a scendere. Dopo circa 2h ½ arriviamo a Tizgui. Facciamo un giro per la parte di città abbandonata. Poi costeggiando i piccoli campi coltivati e il fiume torniamo all’hotel. Sono ormai le 13.
Andiamo a fare un giro alle gole per vedere se c’è qualcuno che arrampica. Un paio di coppie stanno risalendo le pareti dietro il nostro hotel. Verso le 14 riprendiamo un taxi e torniamo a Tinerir.
Ci fermiamo a mangiare in un posto lungo la strada principale. Prendiamo 2 porzioni di brochette e ci porta 9 spiedini. Sono piuttosto buoni anche se non sono accompagnati da verdura. Per aperitivo ci porta il solito tè, olive e pane. Alle 15:45 siamo davanti all’agenzia Supratours dove ci danno il biglietto adesivo per il bagaglio (5 DH / bagaglio). Con noi stanno aspettando anche la ragazza italiano con il bimbo e il ragazzo marocchino conosciuti alle Gole del Todra.
L’autobus arriva 1 ora in ritardo, alle 17 anziché alle 16.
Alle 19:20 arriviamo a Er Rachidia. Andiamo all’ufficio della Supratour e lasciamo gli zaini. Poi andiamo a cercare un posto per mangiare e alla fine ci fermiamo da Imilchil., l’unico ristorante consigliato dalla Lonely.
Invece di prendere il menù fisso a 70 DH io prendo una tajine di verdura e Ale gli spiedini. Nel locale c’è un grande televisore a schermo piatto in cui stanno trasmettendo una partita.
Alle 21 torniamo all’ufficio e aspettiamo l’autobus. Alle 21:30, puntuale, passa.
Facciamo diverse fermate (anche se la tipa ci aveva detto che era diretto) di cui una un po’ lunga per permette di mangiare e andare al bagno.
Mercoledì 02/01/2013
Prima l’autobus si ferma a Meknes e dopo 1 h siamo a Fes. È prestissimo, sono solo le 4, mentre la tipa ci aveva detto che sarebbe arrivato alle 5:30. L’autobus per fortuna ci lascia vicino alla stazione dei treni e andiamo a sederci lì dentro. Proviamo a dormire un po’ ma non riusciamo. Ci prendiamo un costosissimo tè al bar e alle 7:15 andiamo a prendere un taxi. Ci facciamo portare in un hotel appena fuori dalla medina ma, dopo aver atteso quasi 1h, il proprietario non si presenta e decidiamo di puntare verso Ville Nouvelle.
Camminiamo parecchio prima di trovarne uno apposto e alla fine optiamo per l’hotel Splendid. Ci sistemiamo un attimo in camera e poi usciamo, Prendiamo un taxi e ci facciamo lasciare alla porta di Bab Bou Jeloud.
Iniziamo così il giro della medina di Fes e ci perdiamo per le sue vie. Fes è spettacolare. Non so come spiegarlo, ma sembra di essere tornati al medioevo. Camminando arriviamo alle tintorie/concerie. Bellissimo, anche se la puzza è davvero insostenibile e per riuscire a sopportarlo ci offrono un rametto di menta da tenere sotto il naso.
Torniamo indietro e ci fermiamo a pranzo in uno dei ristoranti vicino alla porta dalla quale siamo entrati. Io prendo una zuppa a Ale couscous. Il tutto accompagnato dal solito tè. Facciamo di nuovo un giro per le strade della medina: prima passiamo da Caffè Clock a prenotare il corso di cucina per venerdì 4 e poi cerchiamo di andare verso la porta meridionale. Usciti, prendiamo un taxi e ci facciamo portare a Bab el-Ftouh, dove fanno le ceramiche. Vediamo il ciclo di produzione ma non compriamo niente perché i prezzi sono piuttosto alti (si tratta infatti di materiale piuttosto pregiato, dato che sono fatti di argilla e cotti a 2000°C e non si dovrebbero rovinare né rompere).
Prendiamo il primo autobus che passa ma poco dopo l’autista ci fa scendere perché non abbiamo abbastanza soldi spicci e soprattutto non sappiamo dove ci avrebbe portato…Facciamo un giro dentro le mura. Questa zona non è assolutamente turistica e facciamo un giro per 20 minuti. Ci sono bancarelle ovunque e molti frantoi per l’olio. 2 donne litigano animatamente. Compriamo una tajine per noi e un po’ di regalini. Poi prendiamo un taxi e ci facciamo riportare dalle parti dell’hotel.
Andiamo in hotel a riposarci per un paio d’ore. Poi alle 20 usciamo e andiamo a cercare un posto dove cenare. Il ristorante Marrakech (segnalato dalla Lonely Planet) è troppo turistico (ci sono solo turisti seduti ai tavoli) e i prezzi non sono poi così abbordabili. Così puntiamo al Chicken Mac, un posticino un po’ lugubre dove io prendo una zuppa e Ale un kebab al piatto.
Finito di cenare torniamo in hotel e ci fermiamo alla reception dove c’è la wifi.
Torniamo in camera e alle 22:30 andiamo a letto.
Giovedì 03/01/2013
Ci alziamo alle 8, ci prepariamo ed usciamo. È piuttosto freddo anche se il cielo è limpido. Andiamo in una pasticceria vicino all’hotel a fare colazione. Io prendo 2 brioche al cioccolato (anche se il cioccolato è praticamente inesistente), mentre Ale ne prende 1 e poi decide di provare la “pastilla di pollo”, un piatto tipico formato da stradi pasta sfoglia alternati a carne e uvetta, il tutto ricoperto da zucchero a velo e cannella. Poi andiamo a fare un giro al mercato comunale dove ci sono diverse bancarelle con pesce fresco. Ci sono tantissimi San Pietro, e poi merluzzi e calamari enormi. Diversi signori puliscono il pesce, sfilettando tutto.
Poi ci incamminiamo verso Place de la Resistence, dove la guida dice che ci sono i bus per Sefrou. Arrivati però ci dicono che il posto esatto non è li e ci danno indicazioni. Iniziamo a vagare fino a che non arriviamo alla stazione dei bus CTM, che però non ha il servizio bus per Sefrou. Così, un po’ depressi, alla fine siamo costretti a fermare un taxi e riusciamo a farci portare dove partono i gran taxi per Sefrou. Ne prendiamo uno con altre 3 persone. Sono le 11 circa e arriviamo a Sefrou dopo circa 30 minuti. La strada passa accanto a distese di ulivi, sullo sfondo si vedono le montagne delle Medio Atlante, completamente innevate.
Facciamo un giro per la medina. È carina, le porte e le finestre delle abitazioni sono tutte di color verde acqua.
Non incontriamo nessun turista.
La medina è attraversata da un fiume, sporchissimo, dove ci buttano di tutto.
Usciamo dalla medina e ci prendiamo un tè in un grosso bar pieno di soli uomini che bevono caffè e
chiacchierano. Poi proseguiamo il giro fuori dalle mura fino ad arrivare al parcheggio dove partono i grand taxi. Scopriamo che ci sono anche degli autobus per Fes e così facciamo il biglietto per il bus, onde evitare di passare un’altra ½ ora stretti come sardine.
Ritorniamo a Fes Ville Nouvelle verso le 14.
Prendiamo un taxi e ci facciamo lasciare vicino al Palazzo reale. Facciamo una foto e poi puntiamo verso il cimitero ebreo e la sinagoga. Ci fanno fare un giro pagandolo abbastanza caro (20 DH/persona per la sinagoga e 10 DH/persona per il cimitero). Poi facciamo un giro per la mellah di Fes.
Quando ci stanchiamo di girare non riusciamo più ad orientarci per riuscire a tornare alla parte della medina di Fes che conosciamo e così siamo costretti a prendere un taxi. Ci andiamo a prendere un tè nella terrazza di un ristorante. Poi andiamo a fare 2 passi: la medina al tramonto è molto suggestiva e le luci tingono tutto di giallo.
Verso le 18, affamati, andiamo a cena. Io prendo una tajine di pollo e Ale delle costolette di agnello. Finito di mangiare facciamo giusto 2 passi e poi ritorniamo in hotel. Ci colleghiamo un po’ a internet, giochiamo a carte e poi andiamo a dormire.
Venerdì 04/01/2013
Ci svegliamo alle 8, ci prepariamo, prepariamo gli zaini e lasciamo l’hotel. Facciamo colazione nel posto di ieri poi prendiamo un taxi e ci facciamo portare a Borj nord per fare una foto di Fes dall’alto. La zona quassù sembra carina e ci dispiace non essere riuscita a vederla più a fondo.
Alle 10 andiamo al Caffè Clock per il corso di cucina. Il posto è una riad molto giovane, carino e moderno.
La nostra insegnante ci aspetta insieme ad una coppia di americani. Dopo qualche chiacchiera, usciamo per fare la spesa. Andiamo in diversi negozietti dove, dopo brevi spiegazioni, compriamo verdura (cipolle, carciofi, peperoni, fava, melanzane, patate), frittelle-pane, agnello.
Rientriamo e andiamo all’ultimo piano dove c’è una cucina molto carina. La nostra insegnate è simpatica ma il corso di rivela molto basato sulla teoria e poco pratico. Prepariamo la zuppa con peperoni, cipolle, spezie varie e lenticchie. Poi prepariamo la tajine con cipolle, acqua e agnello. Alla fine aggiungiamo fave e carciofi precedentemente puliti. Prepariamo anche un contorno, che si può mangiare freddo con l’insalata, a base di melanzane ed aglio.
Il dessert lo prepara lei usando la pasta fillo. Prima la fa indurire nella padella. Poi prepara delle coppette con yogurt, frutta( kiwi e fragole), miele e biscotti di pasta fillo.
Una volte pronti i piatti ci sediamo e l’insegnante ci presenta i piatti in maniera molto carina e poi pranziamo. Finito di mangiare, paghiamo (600 DH a testa) e usciamo.
Prendiamo un taxi e andiamo alla stazione di Fes, copriamo i biglietti per Casablanca e alle 14:50 partiamo. Pensavamo di prendere il treno diretto delle 15:50 e invece la tipa della biglietteria ci fa il biglietto per quello prima senza chiederci niente. Per fortuna troviamo subito posto a sedere, anche sei il treno è piuttosto pieno.
Dopo circa 4h arriviamo a Casa Voyager.
Appena usciti dalla stazione andiamo a prendere un taxi e ci facciamo portare all’hotel Oued Dahab ma non si rivela all’altezza delle nostre aspettative, anzi diciamo che è proprio brutto. Così decidiamo di andare all’hotel vicino, dove il tipo ci fa lo sconto da 530 a 400DH, colazione inclusa.
Lasciamo gli zaini in camera e usciamo per mangiare.
È pieno di gente e c’è una specie di corso pedonale completamente tappezzato di lenzuola coperte di cose da vender. Vendono di tutto. Cappotti, camicie, giochi, occhiali, qualsiasi cosa. Andiamo a prenderci una bistecca (io) e braciole di agnello (Ale) al ristorante I frane consigliato dalla Lonely.
Dopo cena facciamo un giro a piedi e poi andiamo a dormire.
Sabato 05/01/2013
Ci svegliamo alle 8, facciamo colazione (a buffet con brioche, uova e formaggio). Usciamo e andiamo a piedi al mercato centrale dove c’è una grande varietà di pesce. Compro dell’olio di argan e alcune spezie. Poi andiamo a prendere un taxi e ci facciamo portare alla moschea di Hassan II (120 DH/persona per l’ingresso con visita guidata). Solo le 10:15 e aspettiamo fino alle 11 l’inizio della visita. La moschea è immensa (200×100 m x 65 m h) ed è stata costruita tra il 1987 e il 1993 costando la bellezza di 800 milioni di dollari. Il tetto è rimovibile. Ci sono anche scale mobili per permettere alle donne di arrivare con facilità alle mezzanine (i posti laterali rialzati dove pregare).
Il minareto è il più alto al mondo (200 m). Dopo quasi 1h la visita finisce e usciamo. A piedi arriviamo al faro. Ci fermiamo in un parco per riposarci un po’ e poi prendiamo un taxi e ci facciamo portare fino al porto peschereccio.
Facciamo un giro tra i pescherecci, la maggior parte sono volanti. Poi ci fermiamo al ristorante Du Port de Peche a pranzo. Io prendo un San Pietro alla griglia, Ale calamari alla griglia, acqua e vino (finalmente!!!). Il ristorante è pienissimo e c’è anche chi aspetta. I piatti sono tutti accompagnati da insalatina e patate fritte.
Finiamo di mangiare alle 14:30. Ci fermiamo 1 oretta in una piazzetta a vedere dei ragazzi che giocano a pallone. Verso le 15:45 ci incamminiamo dentro la medina fino a che non arriviamo alla torre dell’orologio.
Ci fermiamo a prendere un tè e osservare il via vai di gente. Continuiamo la passeggiata e torniamo in hotel. Facciamo il conto di quanti soldi ci sono avanzati e, dato che abbiamo più di 350 DH (esclusi i soldi che ci servono per finire il viaggio), decidiamo di uscire per un po’ di shopping.
Purtroppo però non riusciamo a trovare niente che ci piace. Torniamo in hotel. Giochiamo a carte per un po’ e poi usciamo per cena. Torniamo nel posto di ieri sera. Io prendo una tajine di pollo e Ale una grigliata mista. La mia purtroppo non si rivela una vera e propria tajine, ma è solamente pollo così mi faccio portare anche un piatto di verdura cotta.
Finito di cenare torniamo in hotel, prepariamo gli zaini e andiamo a dormire.
Domenica 06/01/2013
Sveglia alle 7:20. Ci prepariamo e andiamo a fare colazione. Alle 8:20 andiamo a prendere il taxi per la stazione di Casa Voyageur. Dopo 10 minuti arriviamo. Facciamo il biglietto per l’aeroporto (40 DH a testa per la II classe). Il treno parte alle 9:07 e arriva alle 9:40.
Facciamo il check-in e poi ci aspetta una lunghissima fila per il controllo bagagli. è organizzato veramente male e impieghiamo più di 1h. Il volo parte in anticipo, alle 12:10 anziché alle 12:25. Arriviamo a Roma dopo 2h1/2 di volo. Il volo per Ancona ritarda (tanto per cambiare) e partiamo alle 19:20 anziché alle 18:45.