LA PRIMA VOLTA IN ASIA NON SI DIMENTICA MAI…
Itinerario in breve:
Ho Chi Minh – Huè – Hoi An – Huè – Hanoi – Sapa – Ho Chi Minh – Delta Mekong – Ho Chi Minh
Informazioni:
Compagnia aerea: Air China
Durata: 16 gg
Spesa totale: 1600 euro/persona
Partecipanti: Elisa e Federica
DIARIO DI VIAGGIO
27/12/2008 Sabato
Alle 11:08 prendiamo il treno per Roma e arriviamo a Tiburtina alle 14:10. Prendiamo il regionale delle 14:18 e alle 15 arriviamo a Fiumicino.
Al check-in non ci riescono a stampare le carte di imbarco e alla fine ce le fanno a mano…
Mentre ci avviamo verso l’imbarco sento una strana sensazione ai piedi e mi accorgo che il mio scarpone da trekking (il destro) si è letteralmente aperto in 2….iniziamo bene….:-)
Con un po’ di nastro adesivo cerco di sistemarlo un po’ e di rendere la scarpa utilizzabile, almeno per un po’.
Alle 18:40 imbarchiamo e alle 19:20 partiamo.
Dopo 10 ore di volo siamo a Pechino (+7 h di fuso).
28/12/2008 Domenica
Alle ore 13 circa arriviamo a Pechino (Bejing).
Dopo varie trafile doganali decidiamo di uscire dall’aeroporto e di provare a dare un’occhiata alla downtown. Cambiamo 10 euro a testa (1 euro = 9,2 Ya). Farsi capire non è semplice e non riusciamo neanche a trovare una mappa della città. Alle 15 partiamo con un autobus in direzione Bejing railway stations, dove arriviamo dopo 1 ora circa.
Con difficoltà troviamo la stazione una volta scese dall’autobus. Prendiamo la subway e andiamo in direzione della Città Perduta. È freddissimo, penso che la temperatura sia inferiore a 0°C.
Arriviamo davanti alla città perduta, facciamo qualche foto. Il cielo è grigio, penso sia smog.
Il freddo penetra nelle ossa. Proviamo ad entrare ma purtroppo è chiuso per lavori. Così decidiamo di riprendere la metro e tornare in aeroporto, stavolta senza autobus.
Arrivate andiamo a prenderci qualcosa da mangiare in un caffè. Cioccolata calda per me e birra x Fede.
Alle 19:30 ci imbarchiamo. Conosciamo, o meglio scambiamo le prime parole con qualcuno, mamma e figlia da Washington che vanno a Danang a trovare il figlio che si sposa.
Poi due ragazzi di Ho Chi Minh ci iniziano a parlare. Simpatici e gentili.
Dopo circa 3 h di volo atterriamo a Nanning (Cina) ma non si capisce il motivo. Pensiamo sia uno scalo tecnico ma nessuno ci aveva detto niente. Controlli doganali e ci rimbarchiamo sullo stesso aereo.
Arriviamo a Ho Chi Min alle 2 AM.
È un caldo soffocante e molto molto umido.
29/12/2008 Lunedì
Rimaniamo in aeroporto a dormicchiare fino alle 6. Poi ci dirigiamo verso il terminal dei “domestic flights” che prima era chiuso.
Facciamo il check-in, poi ci fermiamo a mangiare in un ristorantino davanti al gate. Prendiamo una porzione di noodles in brodo con maiale. Buoni. I noodles sono grossi, tipo spaghetti e bianchi. La carne sembra un po’ spugnosa.
Alle 7:50 partiamo e alle 9:05 arriviamo a Hue. Piove ed è molto umido.
Arriviamo in hotel, facciamo una doccia e usciamo subito.
Ci compriamo subito una mantella per la pioggia, a pois rosa….
Ci incamminiamo verso la cittadella. Per la strada ci sono solo motorini e bici. Le macchine sono una rarità. Tutti vanno in giro con le mantelle colorate. Piove sempre di più.
Entriamo all’interno della cittadella e giriamo un po’. Bello, peccato il tempo grigio.
Poi ci facciamo accompagnare da uno dei tipi con il ciclo fino al mercato di Dong Ba. Facciamo un giro per il mercato: è molto grande. La frutta è molto particolare. Compriamo il tipico cappello vietnamita e ce lo mettiamo subito per proteggerci dalla pioggia.
Finito il giro torniamo verso l’hotel.
La pioggia è incessante e noi siamo completamente bagnate.
Saranno le 14.30 circa. Ci cambiamo e decidiamo di andare a mangiare al ristorante dell’hotel.
Noodles con brodo di pollo. Niente di che, erano meglio quelli di questa mattina.
Poi guardiamo un attimo la posta su internet e dopo torniamo in camera.
Ci addormentiamo.
30/12/2008 Martedì
Sveglia alle 7-7.30.
Ci prepariamo e andiamo a fare colazione in hotel. Pane e marmellata e caffè. Poi proviamo a farci fare qualche chiamate dall’hotel per prenotare l’hotel a Hoi An ma molti sono al completo. Alla fine troviamo una camera, piuttosto costosa per gli standard vietnamiti (30$) al Min Ha hotel.
Verso le 10 ci facciamo portare dal pulmino dell’hotel alla stazione del treno. Il treno, che doveva arrivare alle 10:45, è un po’ in ritardo. Il tragitto è molto bello. Prima attraversa risaie, poi paesini e montagne con cascate e poi mare.
Arriva a Da Nang ci aspetta il tipo che ci porta all’hotel di Hoi An, che si trova a circa 1/2 ora da Da Nang. Non ci lascia davanti all’hotel, ma siamo costrette a scendere prima perché, ce ne accorgeremo solo dopo, la zona centrale non è percorribile in auto ma solo in bici o motorino.
All’hotel ci danno una stanza al I piano, Più che una singola stanza, praticamente l’interno piano della casa è ha nostra disposizione. Abbiamo 2 letti separati da una tenda e poi c’è un lavandino e un tavolo con 2 sedie con veduta sul paese.
Purtroppo il bagno non è in camera ma è al piano inferiore, anche se comunque non dobbiamo condividerlo con nessuno. 30$ comunque mi sembrano troppi…
Ci sistemiamo e usciamo.
Arriviamo lungo fiume e una signora ci propone un giro in barca di 1h e, dopo aver contrattato un po’ sul prezzo, decidiamo di andare. Purtroppo dopo poco inizia a piovere di nuovo…Sembrava troppo bello…
Tornate, andiamo a mangiare in un posticino lungo fiume molto carino. Ci sono dei tavoli sotto dei tendoni e ci sono molti locali diversi a seconda del tavolo dove ti siedi. Prendiamo delle melanzane fritte, involtini primavera e un piatto di riso con pollo. La birra costa 4 VND (20 cents).
Poi facciamo un giro per Hoi An. Il paese è pieno di negozietti che confezionano vestiti su misura. Le mie scarpe continuano a scollarsi e così vado in un negozio di scarpe e mi faccio mettere un po’ di colla. La ragazzina del negozio è simpatica.
Poi torniamo in hotel. Ci riposiamo un attimo.
Poi ci prendiamo una birra sedute a guardare vicino alla nostra finestra.
Verso le 20 usciamo di nuovo e andiamo a mangiare nello stesso posto del pranzo. Prendiamo 2 birra (bia hoi) alla spina (si fa per dire visto che le travasano da una bottiglia di plastica direttamente nel boccale, ma diciamo che l’effetto è quello di una birra alla spina) e una porzione di “white rose”, dei ravioloni fatti con pasta di riso.
Mentre siamo sedute conosciamo 2 ragazzi, Nicholas e Eran, che stanno bevendo al tavolo accanto. Uno è israeliano e l’altra svizzero (fuori di testa).
Dato che stiamo mangiando in 2 posti di 2 proprietari diversi non possiamo sederci insieme. Quando loro hanno finito la loro birra si spostano nel nostro tavolo. Prendiamo un’altra birra e parliamo un po’. Nel frattempo Nicholas conosce una ragazza cinese e anche lei si unisce a noi.
Finita la birra andiamo in un secondo pub, al chiudo e molto più turistico, dove non c’è neanche un vietnamita. Prendiamo un’altra birra, in bottiglia questa volta e anche molto più costosa…Fede gioca a biliardo con Nicholas.
Ci diamo tutti e 5 appuntamento per domani sera alle 19. Verso l’1 torniamo in hotel.
31/12/2008 Mercoledì
Ci svegliamo alle 7. Piove ancora a dirotto. Usciamo per fare colazione e optiamo per il mercato lì vicino: 5 banane, 1 kg di mandarini e un pacchetto di dolcetti un po’ gommosi e spugnosi, tipo piccoli plumcake.
Ci prepariamo e verso le 8:30 ci passa a prendere la guida che ci accompagna a piedi a prendere l’autobus che ci porterà a My Son. Dopo 1 ora di strada arriviamo alle rovine. Le rovine sono belle, immerse nella foresta, ma purtroppo con la pioggia non riusciamo a godere del panorama.
Torniamo a Hoi An verso le 14.
Piove sempre di più. Proviamo ad andare a vedere dove si trova l’agenzia dove domani ci aspetta l’autobus per tornare a Huè ma ci accorgiamo che è troppo distante dal nostro hotel per riuscire ad arrivarci a piedi. Ci fermiamo di nuovo in un negozio di scarpe per farmele incollare.
Torniamo in hotel. Ci riposiamo un po’ e ci prepariamo.
Alle 19 usciamo e ci dirigiamo sotto la pioggia (munite di mantella e cappello vietnamita) al luogo dell’appuntamento ma non arriva nessuno e i baretti sono tutti chiusi a causa della pioggia incessante. Decidiamo di fare un giro e torniamo dopo ½ ora ma ancora niente. Decidiamo così di andare a cena in un ristorante lungo fiume dove fanno pesce alla griglia avvolto in foglie di banano. Buono.
Mentre stiamo mangiando il livello del fiume aumenta sempre di più fino a che non straripa. L’acqua arriva fino al polpaccio.
Iniziamo a preoccuparci…
Nel ristorante ci accorgiamo di un segno nel muro a quasi 2 metri di altezza che indica il livello raggiunto dall’acqua il 31/10/2008…
Finiamo di mangiare velocemente e poi usciamo dal ristorante, passando sopra delle panche, e ci dirigiamo verso le vie più interne, sperando che sono più libere.
Andiamo nel pub di ieri sera. È pieno di gente.
Poco dopo vediamo entrare Nicholas e Eran.
Ci prendiamo una birra e aspettiamo la ½ notte.
All’1:30 torniamo in hotel.
1/01/2009 Giovedì
Alle 7:15 ci alziamo e ci prepariamo in 5 minuti.
Alle 7:20-30 prendiamo un motorino-taxi (uno a testa) che, sotto la pioggia, ci accompagna all’agenzia dove ci passa a prendere l’autobus per Huè. Sono le 8. è uno sleeping bus e quindi al posto dei normali sedili ci sono dei veri e propri letti, un po’ corti ma si riesce comunque a stare sdraiati.
Verso le 11 arriviamo a Huè. Andiamo in una agenzia dove prenotiamo la gita alle tombe degli imperatori. Alle 12 ci passa a prendere l’autobus che ci accompagna fino alle tombe. Tornati in agenzia, alle 18 ci portano alla stazione degli autobus a prendere lo sleeping bus per Hanoi. Non è un granché….
2/01/2009 Venerdì
Verso le 7 arriviamo ad Hanoi. Ci viene a prendere il proprietario dell’hotel, Old City Hotel. Arrivati in hotel, mentre aspettiamo che la camera si liberi, ci offrono la colazione: pane e marmellata e caffè nero.
Verso le 8:30 andiamo in camera, ci sistemiamo e usciamo.
Ci avviamo verso le vie dove vendono le scarpe e me ne compro un paio da trekking. Poi andiamo verso il lago, dove c’è una festa. Dopo ci dirigiamo verso il quartiere vecchio, dove giriamo per le varie strade. In ognuna si vende un tipo di merce diversa. Arriviamo poi al mercato, un edificio di 3 piani dove vendono stoffe, abbigliamento, …
Ci fermiamo a pranzo al Ladybird Restaurant e ci sediamo al II piano. Prendiamo una porzione di spring rolls a testa e una di patatine fritte. Poi continuiamo a girare.
Andiamo in un’agenzia dove prenotiamo la gita per la Pagoda dei profumi, il treno per Sapa per i prossimi giorni e l’aereo per Ho Chi Minh.
Proviamo ad andare al teatro delle marionette ma i biglietti sono tutti esauriti. Così li prendiamo per il 6/1 quando dovremmo tornare ad Hanoi da Sapa. Andiamo a vedere il tempo che si trova in mezzo al lago e poi andiamo a cercare un hotel vicino a dove partono i pulmini della Vietnam Airlines, per quando torneremo ad Hanoi, e prenotiamo allo Spring Hotel.
Verso le 19 andiamo a prenderci una birra nei tipici baretti lungo la strada (bia hoi). Incontriamo un signore irlandese e un ragazzo uruguaiano e parliamo un po’ con loro. Dopo 2 birre andiamo a cena al Cha Ca La Vong, dove cucino solo un piatto tipico, il Cha Ca.
Praticamente ti portano un fornelletto con sopra un tegame con del pesce gratinato che frigge nell’olio. Lì dentro si mettono anche delle verdure. Il tutto viene mangiato insieme ai noodles, serviti freddi. Poi torniamo a prenderci una bia e verso le 23:30 torniamo in hotel.
3/01/2009 Sabato
La mattina ci prepariamo, facciamo colazione e lasciamo la camera. Verso le 8:30 ci passano a prendere con un pulmino. Facciamo 2 ore di strada in mezzo a un traffico a dir poco pazzesco. Non si riesce a camminare, si va a passo d’uomo. Non si riesce a respirare neanche dentro il pulmino.
Con noi ci sono altri ragazzi (1 ragazzo e 5 ragazze) che stanno facendo volontariato quaggiù. Arriviamo dove ci aspettano le barchette (pagodine) e poi, 4 alla volte, saliamo. L’acqua arriva praticamente alla sponda della barchetta. Per 1 h ci trasportano, remando. Il posto trasmette un sacco di tranquillità. Il fiume scorre in mezzo ai monti e alle risaie.
Arrivati, ci portano a mangiare. Riso, spring rolls, frittata, carne, tofu, verdure molto buone e banane per finire.
Finito di mangiare ci incamminiamo in salita verso la pagoda (si poteva anche prendere la funivia per salire). Camminiamo per circa 40 minuti.
Per la strada, oltre a molti rivenditori, ci sono anche molte persone che stanno costruendo delle capanne, trasportando lunghissime canne di bambù. La guida ci dice che è in preparazione al Tet, perché molta gente verrà in pellegrinaggio in questo luogo.
La pagoda si trova dentro la roccia. Molti comprano i doni da portare a Buddha nelle bancarelle che si trovano vicino alla pagoda (biscotti, cracker, banane e poi incensi che vengono usati come le candele da noi).
Torniamo indietro, riprendiamo la barchetta e ci avviamo di nuovo verso il pulmino.
Questa volta procediamo insieme agli altri del gruppo. Il ragazzo prende la guida della pagoda e si instaura una sorta di gara, finché non rompe uno degli appoggi del remo….risate a non finire….
Fortunatamente riescono a ripararlo.
Ci lasciano in hotel verso le 18:30. Prendiamo i bagagli, diamo un’occhiata a internet e poi ci avviamo a piedi verso l’agenzia con l’idea di lasciarci gli zaini e di andarci a prendere una bia hoi. Purtroppo l’agenzia è chiusa e ci hanno lasciato un biglietto attaccato sul vetro con scritto di farci trovale alle 20 lì davanti per andare alla stazione dei treni.
Così ci avviamo a prendere una bia hoi accompagnata da un kebab fatto in una viuzza lì vicino.
Alle 20, puntuali, ci passano a prendere. La ragazza dell’agenzia ci accompagna al binario e aspetta con noi che il treno si apra e sia illuminato e ci mostra la nostra cabina.
Non è bella, anzi…Sicuramente abbiamo preso il treno con soft sleepers più brutto ma…pazienza…
La cabina è da 4 e noi abbiamo i 2 letti in alto. Con noi ci sono 2 signori.
Il treno parte alle 21:55. Dormiamo anche se tutte vestite perché l’aria condizionata è al massimo e non riusciamo ad abbassarla.
4/01/2009 Domenica
Arriviamo a Lao Cai alle 6.30.
Ci fanno andare in un ristorante dove facciamo colazione.
Verso le 8 prendiamo un pulmino con altra gente e ci dirigiamo a Bac Ha per il mercato. Conosciamo una ragazza canadese (che è in viaggio con la sorella di suo marito) e parliamo un po’ con lei. Verso le 10 arriviamo a Bac Ha e andiamo a visitare il mercato (c’è solo la domenica). Ci sono parecchi turisti ma c’è anche molta gente del posto che compra.
La minoranza etnica che vive qua si chiama H’Mong dei fiori, per i vestiti tutti colorati.
Passiamo per le bancarelle, c’è di tutto.
Dalle stoffe per i vestiti, alla roba da mangiare, coltelli e lame varie, tabacco, riso, roba per turisti,…e poi anche il barbiere. Vicino al fiume ci sono anche diversi cavalli, penso siano in vendita anche quelli.
Verso le 12 ci ritroviamo tutti in un ristorante convenzionato per un pranzo. Poi ripartiamo. Per la strada ci fermiamo a vedere una casa della gente del posto. Ci sono un sacco di bimbi. Il fuoco è acceso dentro casa.
Poi ci fermiamo in un posto dove c’è un ponte che collega il Vietnam alla Cina. Siamo al confine. Lì vicino c’è una pagoda al cui interno si sta svolgendo una funzione. Un uomo è mascherato.
Poi riprendiamo il pulmino e ritorniamo a Lao Cai (avevamo lasciato i bagagli al ristorante), alcuni del gruppo vanno a prendere il treno per Hanoi. A noi ci passa a prendere un pulmino e dopo 1 h (sono le 16) arriviamo a Sapa.
Facciamo il check-in in hotel e, dopo aver lasciato i bagagli, andiamo a fare un giro per il paese e per il mercato.
è molto freddo.
Torniamo in hotel e alle 6:45 andiamo a cena. Ci portano un piatto con riso, pollo con i peperoni, carne con i funghi, spinaci e verdura (che è tipo insalata cotta). Finito di mangiare torniamo in camera.
È freddissimo e non c’è neanche il riscaldamento, così decidiamo di prendere una stufetta (a pagamento) per la notte.
5/01/2009 Lunedì
6/01/2009 Martedì
7/01/2009 Mercoledì
8/01/2009 Giovedì
Ci svegliamo alle 7. Doccia e poi colazione (è inclusa nel prezzo della camera) con pare una buonissima marmellata e un uovo.
Alle 8 abbiamo appuntamento con l’autista ma fra tutto partiamo alle 8.30. direzione Cai Be.
Arriviamo alle 11 circa. Ci diamo appuntamento alle 14 e andiamo a prenotare una barchetta per arrivare al mercato galleggiante. Non è un granché ma forse ormai è anche tardi. Poi ci portano a vedere come sbiancano il riso (con la cenere) e come fanno il riso soffiato e le caramelle al cocco. Ci offrono del tè con un po’ di assaggini sia dolci (banana essiccata, sesamo, cocco) che salati. Torniamo a Cai Bè dopo 1 ora.
Ci incamminiamo un po’ internandoci rispetto al molto. Arriviamo ad una scuola e ci fermiamo a sedere di fronte all’ingresso. Vicino a noi ci sono dei bambini (probabilmente è l’ora della ricreazione perché i cancelli della scuola sono aperti). Ci salutano e ci chiamano. Giocano con noi e vogliono usare la macchina fotografica. Molti si affacciano dalla scuola per guardarci.
I bambini rientrano a scuola e si richiudono i cancelli.
Noi proseguiamo la strada e poco dopo ci fermiamo a mangiare in un posto lungo la strada che fa noodles in brodo (con germogli di soia, uova, carne e gamberetti) per soli 12.000 Dong (0,5 euro).
Verso le 13:45 torniamo verso il molo dove abbiamo appuntamento con il nostro autista. Purtroppo però pasa il tempo e lui non si vede. Così proviamo ad andare a mandare una mail a quelli dell’agenzia in un internet point pieno di ragazzi che giocano con il pc. Aspettiamo ancora ma niente.
Poi, grazie ad un ragazzo molto gentile, riusciamo a contattare l’autista. Probabilmente aveva capito male e aspettava a Vinh Long. Verso le 16 arriva.
Nel frattempo ci si ferma a parlare una ragazzina che lavora in una di queste agenzie.
Verso le 18 arriviamo a Can Tho. Poi per dobbiamo attraversare il fiume con una specie di traghetto e perdiamo tempo. Siamo in hotel alle 19 circa.
Una tipa ci tormenta per prenotare il giro ai mercati galleggianti con lei. Da 20 $ a testa arriviamo a 11,5$.
Usciamo e andiamo lungo fiume a trovare un posto dove mangiare e ci fermiamo al Mekong restaurant. Prendo i ravioli al vapore e Fede il riso alla cantonese.
Ci fermiamo un po’ a parlare.
Poi finiamo di camminare per il lungo fiume. Can Tho è proprio brutta, fatta apposta per i turisti. Sembra un po’ una Senigallia vietnamita, almeno per quanto riguarda il lungo fiume visto che l’interno non l’abbiamo visto.
Torniamo in hotel e verso le 22:30 andiamo a dormire.
9/01/2009 Venerdì
Sveglia alle 5:10. Ci prepariamo e alle 5:30 ci vengono a prendere e indiamo a piedi alla barchetta. Ci portano banane e pane per colazione. Iniziamo il giro.
Prima arriviamo a Cai Rang. Sono circa le 7.
Carino ma niente di che, molto simile a quello di ieri. Prendiamo un caffè.
Poi continuiamo e dopo un’altra ora e mezzo arriviamo al mercato galleggiante di Phong Den. Bellissimo, solo piccole barchette a remi o comunque con un piccolo motore che, a motore spento, stanno una attaccata all’altra a contrattare e scambiarsi merce. Ci si fa strada con calma, a forza di piccole spinte. Prendiamo un frutto simile a un grossissimo arancio, molto dolce . ce lo sbuccia e divide a metà. La pelle bianca è dura e si butta. È senza semi. 5 VND. Per la stessa cifra ci prendiamo anche un ananas. Ce lo pulisce e divide in due. Dolce e molto buono.
In questo posto c’è una tranquillità senza rivali. È come se il tempo si fosse fermato.
Riprendiamo la strada del ritorno. La tipa che guida la nostra piccola barca prende una deviazione e dopo un po’ ci ritroviamo in una specie di baretto dove ci sentiamo obbligati a prendere qualcosa. Prendiamo 2 birre anche se sono solo le 10 delle mattina.
Poi torniamo a Can Tho. Fra tutto siamo in hotel alle 12:30 (l’appuntamento con il drivers era alle 11…). Prendiamo gli zaini, paghiamo e andiamo via subito diretti a Chau Doc. arriviamo verso le 16 e ci facciamo portare subito a Sam Mountain (Nui Sam) per vedere il panorama.
È difficile farsi capire dal drivers così ci chiama l’agenzia e spiego a lei in inglese che poi riferisce all’autista. Alla fine ci lascia andare ma ci lascia molto lontano. Così dopo ½ ora di camminata e ancora neanche l’ombra di una salita per arrivare al monte decidiamo di farci accompagnare da due con il motorino per la modica circa di 50 Dong in due (circa 1 euro a testa). Scelta azzeccata visto che la strada da fare era tantissima. Ci accompagnano in cima al monte. Bel panorama verde, pianeggiante e risaie ovunque.
Poi scendiamo a piedi. E continuiamo a camminare anche per tutto il tratto in piano in mezzo alle case. Sembriamo una specie di attrazione turistica. Tutti, sia grandi che bimbi, si affacciano dalle case per salutarci e chiamarci con “Hello”.
Nei cimiteri ci sono dei ragazzi che suonano e ballano e uno è mascherato da dragone cinese.
Dopo 1 ora e ½ quasi ritorniamo alla macchina, anche questa volta in ritardo. Poi andiamo a Chau Doc e prendiamo una camera al Trung Nguyen hotel (13$ con colazione inclusa). Le camere sono molto molto carine. 10 e lode. Ci facciamo la doccia e poi usciamo e andiamo a mangiare in un posto li vicino che fa solo roba vegetariana. Non ha neanche la birra. Io prendo degli spring rolls che però mi nauseano un po’. Così prendo delle crepes ripiene di tofu. Buone. Poi andiamo verso il lungo fiume e facciamo due passi. Anche qui è piano di bancarelle che vendono piante, fiori e bonsai.